Ormai sono passate due settimane dall’arrivo qui a Perpignan, una città tanto strana quanto familiare. Molte scene cittadine ricordano casa, ma l’ambiente qua è particolarmente sensibile: accanto a lunghi viali alberati è facile incontrare dai clochard alle bandiere catalane.
A quanto pare gli abitanti di questa regione le sentono più vicine rispetto al tricolore francese, come già avevamo notato dalla festa catalana di San Juan di qualche domenica fa: ci si chiede se il quattordici luglio vivremo con la stessa atmosfera la festa nazionale francese. Nonostante le scuole siano finite da pochissimi giorni, un vasto flusso di persone si reca sistematicamente alla località di Canet-en-Roussillon, che ben conosciamo: è qua infatti che sei ragazzi del nostro gruppo lavorano come stagisti in tre diversi stabilimenti balneari.
È martedì, quindi la clientela non è delle più numerose, ma la spiaggia è rilassante e al tempo stesso particolare: alle nostre limpide calette della Sardegna si è sostituito un litorale che sembra oceanico.
Il mio primo pensiero, una volta arrivato a Canet, è stato un profondo senso di smarrimento per quella distesa di mare che non vedeva una fine. I clienti che frequentano gli stabilimenti sono particolarmente gentili e comprensivi con noi italiani, nonostante lo stereotipo del francese modello che riversa un leggero astio verso il nostro paese; anche i colleghi sono straordinariamente affabili, e con loro la fatica del lavoro si abbandona a un senso di comunità benevola che spesso sfocia in gavettoni o scambi di curiosità tra la mentalità francese e quella italiana.
Al tutto si aggiungono numerosi clienti inglesi, spagnoli o tedeschi che fanno di questo vasto litorale un crocevia di culture così distanti e che stiamo riscoprendo tremendamente simili.
Michele
Per prepararci alla nostra permanenza qui a Perpignan la scuola di lingue ALFMED, ente francese di riferimento al progetto OIKOS, ci ha permesso di partecipare a un corso intensivo di lingua. Infatti per i primi giorni di permanenza grazie a Charlotte, studentessa in Erasmus dall’Inghilterra, ci siamo cimentati nell’apprendimento della grammatica francese di base per permetterci un linguaggio base durante il tirocinio. Ci sono stati messi a disposizione una cartella con mappe e volantini di eventi a Perpignan e dintorni, un calendario con vari appuntamenti e una mappa cartacea della cittadina. Sebbene il tempo a disposizione fosse poco, abbiamo fatto varie attività.
Veronica, una ragazza italiana che lavora ad ALFMED, ci ha aiutati a scrivere una lettera di presentazione con alcune informazioni personali e professionali sulle vite di ciascuno di noi, da dare ai nostri datori di lavoro.
Con altri ragazzi, qui in Erasmus dalla Spagna e dalla Germania, abbiamo fatto un gioco tipo Taboo, con lo scopo di indovinare due parole con una regola aggiuntiva al cambiare della carta: una nazione o un mestiere.
Infine con Florance, direttrice di ALFMED abbiamo fatto una lezione di circa un’ora su come mantenere un atteggiamento e un abbigliamento professionale e rispettoso.
Tutto ciò accompagnato da té e bevande offerte dalla scuola in qualsiasi momento noi volessimo.
Eleonora
Abbiamo trascorso la nostra prima domenica in Erasmus a Collioure, comune francese distante da Perpignan meno di un’ora.
Appena arrivati siamo rimasti affascinati dai vivacissimi colori che avvolgono la cittadina, considerata la perla della Costa Vermiglia (Côte Vermeille).
Successivamente abbiamo visitato un’importante testimonianza storica della contesa francese-spagnola, il Château Royal de Collioure, da cui abbiamo potuto apprezzare spazi immensi che ci hanno riportato indietro nel tempo e panorami straordinari. In seguito alcuni di noi hanno scelto di trascorrere il primo pomeriggio visitando l’affascinante Collioure, altri invece hanno scelto di contemplare la profonda quiete marina della cittadina.
Martina